IL SUPERBONUS CHE HA ROVINATO L'ITALIA

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IL SUPERBONUS CHE HA ROVINATO L'ITALIA

Tutti i danni economici che saranno pagati dai contribuenti italiani


 

Il Superbonus 110%, inizialmente concepito per rilanciare il settore edilizio e migliorare l’efficienza energetica degli edifici, ha lasciato una pesante eredità economica che graverà sui contribuenti italiani per anni. Sebbene l'idea dietro la misura fosse quella di incentivare lavori di ristrutturazione e ridurre le emissioni di CO2, il suo impatto economico ha scatenato una serie di problemi che ora pesano sulle casse dello Stato e, di conseguenza, sulle spalle dei cittadini.

 

I COSTI STRATOSFERICI DEL SUPERBONUS

 

Il Superbonus ha generato un buco enorme nelle finanze pubbliche. Complessivamente, si stima che i crediti d’imposta emessi a seguito del Superbonus abbiano superato i 110 miliardi di euro, una cifra che ha superato di gran lunga le previsioni iniziali. Questo ha portato il governo italiano a rivedere drasticamente la misura, riducendo le percentuali di agevolazione e introducendo restrizioni per chi può beneficiarne.

 

Oltre al debito diretto generato dal bonus, ci sono stati miliardi di crediti fiscali incagliati. Le imprese edili, che hanno accettato i crediti come pagamento, hanno spesso avuto difficoltà a convertirli in denaro, paralizzando molti cantieri e causando il fallimento di alcune aziende. Questo ha innescato un circolo vizioso di ritardi nei lavori e cause legali tra condomini, aziende e lo Stato.

 

LE CONSEGUENZE FISCALI PER I CONTRIBUENTI

 

Uno dei problemi principali del Superbonus è che molti dei costi saranno scaricati sui contribuenti. Si calcola che i contribuenti italiani pagheranno questa misura per i prossimi decenni attraverso tasse aggiuntive e tagli alla spesa pubblica. Il governo ha dovuto fare i conti con una crescita esponenziale del debito pubblico, che ha aumentato la pressione fiscale e contribuito a ridurre lo spazio di manovra per altre politiche di welfare.

 

Dal 2024, chi vorrà completare i lavori iniziati con il Superbonus dovrà affrontare una riduzione delle agevolazioni al 70% delle spese sostenute, e in assenza di miglioramenti energetici significativi, questa percentuale scenderà addirittura al 50%. Questo significa che i proprietari di casa dovranno coprire di tasca propria una porzione crescente dei costi, il che ha già generato ricorsi legali e conflitti tra condomini.

 

I CANTIERI BLOCCATI E IL CAOS LEGISLATIVO

 

L’eredità del Superbonus ha lasciato dietro di sé un panorama costellato di cantieri bloccati e progetti non completati. Si stima che siano ancora aperti cantieri per un valore di oltre 13 miliardi di euro, molti dei quali rischiano di restare fermi o di essere completati a costi molto superiori a quelli previsti, creando un caos nel settore edilizio e mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.

 

L’assenza di un piano chiaro per sbloccare i crediti fiscali e finanziare i progetti incompleti ha ulteriormente aggravato la situazione. Il governo ha cercato di correggere il tiro con il decreto legge del dicembre 2023, che ha introdotto nuove regole per salvare i cantieri in corso, ma molti esperti sottolineano che si tratta di soluzioni temporanee e insufficienti. Questo ha portato alla creazione di una sorta di giungla legale in cui cittadini e imprese si trovano a districarsi tra normative in continua evoluzione, ritardi e incertezze.

 

IL PESO SULLE GENERAZIONI FUTURE

 

Uno degli effetti più gravi del Superbonus è che il suo costo sarà pagato dalle future generazioni. Il debito accumulato attraverso l’emissione di crediti fiscali ha creato un carico finanziario che continuerà a gravare sul bilancio pubblico per anni. Questo limiterà la capacità del governo di investire in altre aree critiche come l'istruzione, la sanità e la sicurezza sociale.

 

Nonostante le intenzioni iniziali, il Superbonus si è trasformato in una bomba fiscale a orologeria. Il ministro dell’Economia Giorgetti ha definito la misura "radioattiva" per i suoi effetti devastanti sulle finanze pubbliche, e ha indicato che il governo non prevede ulteriori fondi per il Superbonus nel 2024.

 

IN SINTESI

 

Il Superbonus 110%, nato come misura per stimolare l’economia e migliorare l’efficienza energetica, ha lasciato una scia di danni economici profondi. Con miliardi di euro di crediti fiscali incagliati, cantieri bloccati e un peso fiscale che ricadrà sui contribuenti per anni, la misura si è rivelata insostenibile e mal gestita. Il suo costo, che continuerà a crescere, sarà pagato dai cittadini italiani attraverso tasse più alte e una riduzione dei servizi pubblici, creando un’eredità pesante per il futuro del Paese

 

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